Essere libere di Esplorare - amartevents

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Altri avvenimenti
Discorso di presentazione, 
Villa Medici del Vascello
20 settembre 2025

Nuovo Manifesto artistico femminile.
“Essere libere di esplorare”
Occasione per celebrare il contributo femminile all’arte contemporanea


Il progetto.
Sono lieto di presentare oggi il progetto “Essere libere di esplorare”, una mostra d’arte contemporanea (e non solo), che vuole essere terreno fertile per la nascita di un nuovo manifesto artistico, dedicato al talento e alla creatività femminile.
Le protagoniste
Marica Fasoli, Marzia Roversi e Federica Cipriani, presenti da anni nel mondo delle più importanti gallerie nazionali d’arte contemporanea, sono le tre artiste inviate per dar corso a questo progetto embrione, e ad esse ho voluto affiancare, in maniera virtuale, figure di altrettante tre donne che hanno fatto la storia della critica dell’arte, della diffusione e comprensione dell’arte in Italia ossia: Margherita Sarfatti, Fernanda Wittgens e Palma Bucarelli.
La sede.
La scelta della locazione per dar corso al progetto non poteva che essere più felice, Villa Medici del Vascello, considerando la sua bellezza sia in forma architettonica, paesaggistica e culturale, ed essendo stata residenza di una delle figure più discusse del rinascimento italiano, Cecilia Gallerani.


Il piano di lavoro.
Il piano di lavoro che ho elaborato per questo progetto e che vede immerso in esso tutto il team di Villa Medici del Vascello, vuole esplorare il ruolo della figura femminile nell’arte attraverso le opere delle artiste invitate ad esporre, che con il loro linguaggio completamente diverso tra loro, unico e innovativo, sfidano stereotipi e continuando a sfornare nuovi orizzonti espressivi.
In sintesi, “Essere libere di esplorare” vuole offrire al pubblico, un’occasione per celebrare il contributo femminile nell’arte contemporanea.
Dalla Venere di Botticelli, simbolo di bellezza, alle Madonne rinascimentali fino alle nuove tendenze artistiche degli anni ‘60, con la figura femminile di Giosetta Fioroni in primis, la figura della donna nell’arte è stata sempre quella di musa, simbolo di bellezza, maternità, sensualità.
Tuttavia, per secoli, le donne non hanno avuto accesso alla formazione artistica e al riconoscimento nel mondo dell’arte, rimanendo spesso nell’ombra di artisti uomini. Ad eccezione di Artemisia Gentileschi nel ‘600 nuova e innovativa pittrice, esempio di straordinario talento e determinazione, si è dovuto aspettare il XIX secolo, con il cambiamento delle strutture sociali e l’inizio dei movimenti femministi, per veder donne artiste ed ottenere maggiore visibilità.
Oggi, le donne sono presenti in ogni ambito dell’arte, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’installazione, rivendicando un ruolo che troppo spesso è stato negato.
Marica Fasoli, Federica Cipriani e Marzia Roversi, hanno da oggi a disposizione l’intero spazio di una delle tre sali principali del primo piano di Villa Medici Del Vascello, sale che per l’occasione sono dedicate a tre storiche curatrici dell’arte.
Ecco che Marzia Roversi presenterà i suoi ultimi lavori chiedendoci di seguirla per raggiungere una dimensione metafisica nella sala dedicata a Margherita Sarfatti. Per Marzia, la passione per l’arte moderna e contemporanea l’ha condotta a esplorare varie forme di espressione, in campo pittorico come in quello dell’illustrazione. Un percorso iniziato con la pittura su intonaco, proseguito attraverso l’esperienza dell’acrilico e del collage, per approdare alla grafite, collage e tecniche miste su tavola.

Marica Fasoli, trova spazio per i suoi lavori nella sala intitolata per l’occasione a Fernada Wittgens . Dopo essersi dedicata per anni al restauro, dal 2006 ha intrapreso un percorso che la portata a esprimere la sua espressività e ricerca artistica nell’ambito figurativo iperrealista. Dal 2015 si distacca dalla rappresentazione figurativa e didascalica della realtà per iniziare un processo di creazione/distruzione incentrato sulla costruzione manuale che vede il suo apice negli “Origami“, diventando il mezzo principale di un processo di concettualizzazione sugli strumenti della ricerca artistici capaci di insospettabili metamorfosi, come la carta, riuscendo ad aprire la sua arte ad una dimensione piu’ profonda.

Federica Cipriani presenta i suoi lavori di armonia, movimento ed identità nella sala che porta il nome a Palma Bucarelli. L’arte di Federica si basa sulla ricerca dei materiale e si sviluppata inizialmente sui concetti di armonia e di movimento, per poi porre l'attenzione sull'Identità individuale e la sua formazione.
Si esprime attraverso una pratica del fare, lavorando disciplinatamente materiali umili - come la rete metallica e la carta - per trasformarli in materia preziosa ed evocativa.

Conclusioni.
Oltre all’aspetto espositivo, il progetto “Essere libere di esplorare” porterà da oggi in Villa dibattiti, momenti creativi, incontri con gli autori, e per illustrare tutto questo ridò la parola a Giulia, non prima di aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, dalla Giunta Comunale che per prima ha creduto in questa iniziativa, alle artiste che hanno accettato questa nuova avventura artistica e all’intero team di Villa Medici per il loro indispensabile, qualificato ed unico contributo.
Andrea Malaman












 
 
 
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